Indubbiamente il Club per me è il punto di arrivo cui gli estimatori di una vettura dovrebbero arrivare.
La Uno Turbo per la sua storia e il suo successo merita un Club nazionale e mono-modello che indubbiamente ne incrementa il prestigio, accorpando tutte le versioni di Uno Turbo prodotte.
Ovviamente realizzare un Club non è una cosa semplice, comporta sacrificio e dedizione, ci vuole un gruppetto di persone seriamente motivate e che credono nel progetto. Trovare queste persone non è sempre facile, oppure si trovano per poi sparire tra gli impegni personali che tutti abbiamo.
Per come la vedo io e vedendo cosa sta accadendo al Club del Coupè Fiat la migliore gestione di un Club è quella Federale a livello regionale.
In poche parole esiste un Club nazionale (la cui sede può essere anche virtuale come ha detto Mario76), esiste un Presidente nazionale e una serie di collaboratori regionali.
Al Presidente nazionale di norma spettano compiti di supervisione sui raduni regionali (ma può anche non partecipare ovviamente a tutti i raduni regionali) e l'organizzazione dei raduni nazionali (di norma uno o due all'anno), oltre ovviamente tutte le attività legate alla burocrazia del Club insieme ai collaboratori regionali: per esempio la gestione del bilancio, ecc.
Ai rappresentanti regionali spetta il compito di gestire le attività delle vetture iscritte nella regione: raccogliere le adesioni dei nuovi iscritti, gestire le problematiche tre soci e Club centrale, organizzare i raduni (di norma con cadenza bimestrale), pubblicizzare il Club presso manifestazioni (ovviamente i costi pubblicitari sono a carico della singola regione), cercare sponsor per finanziare future attività o quantomeno per creare un piccolo fondo cassa che deve essere reinvestito nella sezione regionale del Club.
Ovviamente tutte le attività del responsabile regionale possono essere allegerite dalla buona volontà di soci all'interno della regione: per esempio singoli soci possono prendere l'iniziativa sull'organizzazione di un raduno ed il rappresentante regionale ha il solo compito di supervisore, oppure può essere nominato un socio regionale come addetto agli sponsor o alla pubblicità, ecc.
Una cosa importante: tutte le quote di iscrizione annue raccolte devono essere interamente devolute alle necessità del Club (può esistere un piccolo fondo cassa ma a fine anno il bilancio deve essere nullo).
Inoltre il presidente del Club deve frazionare il badget disponibile destinandolo ai singoli rappresentanti regionali che dovranno utilizzarlo esclusivamente per le attività del Club. Le modalitèà di frazionamento possono essere molteplici ma di norma si ripartisce in base al numero di iscritti delle regioni perchè evidentemente dove ci sono più iscrizioni c'è più interesse per la vettura ed è giusto destinare più badget alle regioni che hanno più iscritti per il semplice fatto che hanno più soci da gestire.
Al Presidente, con la quota di badget rimasto, spetta l'organizzazione delle sue mansioni e può decidere di elargire premi a regioni che si sono particolarmente distinte per le loro attività (per esempio il numero di raduni effettuati), per l'affluenza ai raduni dei soci e per il numero di nuovi iscritti. Ovviamente bisogna giustificare oggettivamente la meritrocazia della regione e non agire per simpatie personali.
Un Club è possibile ma bisogna essere motivati ed avere un pò di tempo libero da dedicargli.